GLI STRANIERI A VICENZA

Il fenomeno immigratorio si inserisce  all’interno di una società globale. Inoltre si  contraddistingue  da una forte mobilità che riguarda gruppi sempre più ampi di persone che si spostano per studi, per lavoro, per legami o per fare esperienze.

A Vicenza il 16,5% della popolazione  è straniera. Ogni anno mediamente sul totale dei  bambini nati a Vicenza il 32%  è di genitori stranieri. Nel corso degli ultimi anni hanno acquisito la cittadinanza italiana circa 200 stranieri. Prendiamo  questi dati come occasione per ripensare le nostre categorie sociali e culturali e sperimentare forme nuove di convivenza.

Il tema della cittadinanza è una questione prioritaria. Noi abbiamo per l’acquisizione della cittadinanza  un anacronistico jus sanguinis (legame famigliare).

I figli di seconda generazione nati in Italia non hanno diritto alla cittadinanza fino a 18 anni e anche oltre, perché ci sono ulteriori restrizioni.

Nel giugno 2009 sono stato primo firmatario  della mozione approvata dal Consiglio Comunale nella quale si  chiedeva, fra l’altro, di:

  • migliorare la presenza dei rifugiati politici nella nostra città, anche con interventi educativi nelle scuole e di informazione alla popolazione tutta.
  • sviluppare e ampliare progetti ed interventi, con il coordinamento fra assessorati, per l’inserimento scolastico dei giovani stranieri, anche con il sostegno e l’attivazione di corsi di alfabetizzazione e di diritti alla cittadinanza sia per i minori sia per gli adulti.
  • istituire una rete di servizi e tutela sociale, valorizzando l’associazionismo e le istituzioni che operano a favore dell’inclusione sociale dei migranti – ma anche di tutti i cittadini in difficoltà
  • Realizzazione di progetti di accoglienza e orientamento al lavoro, nonché sostenere e coordinare iniziative volte a promuovere l’interculturalità e la cooperazione internazionale.

Il nuovo Statuto Comunale ha istituito il  Consiglio degli stranieri,  organo di rappresentanza e strumento di partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri ed apolidi che nel Comune di Vicenza risultino residenti da almeno tre anni. Un passo in avanti per una politica di inclusione sociale.

 

PRIME PROPOSTE:

1
Finchè non sarà approvata la proposta di legge di iniziativa popolare sui diritti di cittadinanza promossa dalla campagna “L’Italia sono anch’io” che modifica la legge 91 del 1992 introducendo proprio il criterio dello “ius soli propongo – come è avvenuto in molte città come Torino, Milano, L’Aquila, Venezia   conferimento con cerimonia pubblica della cittadinanza italiana onoraria ai minori residenti nati a Vicenza da genitori stranieri.
2
Sostenere e promuovere l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri con un maggiore coordinamento fra enti scolastici, amministrazione comunale e associazioni di volontariato con progetti e spazi più strutturati. I corsi non dovrebbero essere solo finalizzati all’ottenimento del permesso di soggiorno ma soprattutto a dare strumenti linguistici e culturali per una maggiore integrazione nella comunità locale.
3
Consentire la piena realizzazione del Consiglio degli Stranieri secondo modalità di democratica partecipazione e di avvio del dialogo interculturale, base essenziale per una vera inclusione sociale.
4
Promuovere nella nostra città progetti di cooperazione internazionale per favorire anche il rientro di immigrati che lo desiderano, trasferendo conoscenze e competenze per lo sviluppo economico dei paesi di origine nelle zone più povere in una prospettiva di reciproco interesse economico e sociale

Per questo intendo proseguire il dialogo con le associazioni degli immigrati,  con un costante dialogo con il neo presidente dell’ Associazione degli Immigrati Moumini Malgoubri (perito industriale dopo avere frequentato assiduamente  il corso serale dell’ITIS Rossi; volontario durante l’alluvione;  da 13 anni a Vicenza dove è arrivato col padre dal Burkina Faso)  e con altri, fra cui Aziz Swabi( cittadino  italiano nato in Marocco,  imprenditore  e  presidente dell’associazione Amal che anima con passione) e con le atre associazioni impegnate in questo delicato e importante servizio di accoglienza, orientamento e inclusione.